Paoli, Renato. Nella colonia Eritrea

(Milano :  Treves,  1908.)

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Da Massaua a Ghinda
 

alle parti vitali e suggono lentamente il sangue
vivificante della colonia, cioè il capitale. Lingua,
cultura, tradizioni, industrie di lento svolgi¬
mento come la selvicultura e la coltivazione in¬
tensiva, cose tutte che si propagano e si fecon¬
dano principalmente al calore del sentimento
patrio e dell'amore verso il paese ospitale, disprez¬
zano o non curano. Poco ad essi importa la ven¬
dita di prodotti italiani: i loro fondachi riboccano
di merci greche, di Calcutta, di Bombay, di
Trieste. Così stando le cose, l'Eritrea è di tutti,
fuorché degli italiani, onde cadrebbe in acconcio
ricordare il motto virgiliano: sic vos non vohis....
 

IV.

DA  MASSAUA   A   GHINDA.

Massaua, dacché il Governo Eritreo prolungò
la ferrovia fino a Ghinda e trasportò la capitale
all'Asmara, è discesa al grado di un molo di sbarco
e d'imbarco, dove ci si trattiene il minor tempo
possibile. Così, appena sbarcati dall' Enna e
compiute le brevi formalità sanitarie e di polizia,
fummo informati che un treno speciale, prepa¬
rato ogni volta che approda il « diretto dall'I¬
talia», ci attendeva alle ore 16 per condurci in
più spirabil aere.

Frattanto bisognava far colazione. Io e i miei
compagni di viaggio non avemmo nemmeno il
tempo di pensarci: un sollecito e cortese invito
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