Paoli, Renato. Nella colonia Eritrea

(Milano :  Treves,  1908.)

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siamo per mangiatori di carni immonde, e ne
parlano con orrore, nello stesso modo che noi
parleremmo dei Niam-Niam o degli abitatori
dell'isole Figi.

Una volta, durante un'escursione, mentre si
mangiava stavo per aprire un barattolo di zam¬
pone. Il mio servo, in piedi dinanzi a me, mi
teneva compagnia raccontando come avesse avuta
occasione di andare in Italia, ma di aver rifiutato,
per non essere costretto a mangiare ganzir, « per¬
chè voi italiani mangiare ganzir, sempre ganzirI »
Pareva che volesse dirmi: siete brava e buona
gente, noi vi vogliamo bene; ma quanto di più
ve ne vorremm.o se non mangiaste maiale! Per¬
plesso, mi gingillavo col barattolino e tiravo
fuori adagio adagio lo zampone. L'indigeno lo
vide e si chetò; fece una smorfia così espressiva
del suo ribrezzo per quel cibo e del suo orrore
per me, che... Debbo dir la verità? Non me ne
vergogno. Buttai via il barattolino senza toc¬
carlo e finché rimasi in colonia mi guardai bene
di mangiare ganzir. Bah! paese che vai usanza
che trovi.
 

V.

LA  CITTÀ  EUROPEA.

La cittadinanza itaUana d'Asmara è formata
d'ufficiaU, d'impiegati, di uno scarso numero di
coloni, i quah esercitano la mercatura o colti¬
vano le terre.
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