Il Tribunale d'appello 133
Il Martini lo corresse una volta. Io, se potessi, lo
leverei dal suo posto, fino a quando... Ho detto
male; lo correggerei una seconda volta così: la
legge sarà eguale per tutti quando i magistrati co¬
nosceranno le lingue indigene, e quando la buro¬
crazia romana si compiacerà di promulgare i co¬
dici coloniali. AU'incirca come in certe fiaschet¬
terie toscane sotto un gallo dipinto sta scritto:
Quando questo gallo canterà
credenza si farà.
IV.
IL TRIBUNALE DELL'HAMASÈN.
Il Tribunale d'appello dell'Asmara sarebbe come
dire la corte suprema della colonia: l'Hamasén
ha un proprio tribunale, quello « regionale », che
ha pure la sua residenza all'Asmara.
Questa sorta di tribunali, sono retti dai com¬
missari della regione, assistiti per il diritto e
per le consuetudini indigene da un consiglio con¬
sultivo di notabili e di capi di villaggio. Pronun¬
ziano sentenze in sedi di appello sulle cause ci¬
vili già decise dalle magistrature indigene e, in
primo grado, per le materie penali, entro una
certa competenza.
Le udienze loro riescono interessanti e curiose
più assai del Tribunale di appello: il diritto indi¬
geno si spiega con maggiore libertà, e l'innesto
ibrido del diritto nostro con quello consuetudi-
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