Paoli, Renato. Nella colonia Eritrea

(Milano :  Treves,  1908.)

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La missione protestante                              175

mi volsi a riguardare la missione. Il fabbricato
sotto la sferza del sole abbagliava di bianchezza.
Sul sagrato, immobile, il volto pensoso di padre
Michele, che mi osservava. Alzai il cappello in
segno di saluto. Fece un cenno colla mano, lento
e solenne come una benedizione.
 

Vili.

LA   MISSIONE   PROTESTANTE.

Una mattina bighellonando per il mercato in¬
contrai un « diavoletto » che spiccava nella folla
indigena per le vesti bianchissime; portava sotto
il braccio un fascio di libri e di quaderni scola¬
stici. Era un bel ragazzo di stirpe abissina; splen¬
dida la dentatura, svegli gli occhi, intelligente
l'espressione del viso. Nel passarmi vicino si fermò
in posizione di attenti e mi fece il saluto alla mi¬
litare. Lo chiamai con un cenno.

—  Dove vai? gli domando.

—  Alla missione protestante.

—  Fammi vedere i tuoi libri. —Erano quaderni
di scuola con esercizi di scrittura araba, tigre,
tigrina e tedesca; grammatica tedesca, vocabo¬
lario tedesco.

—  Dunque t'insegnano il tedesco?

—  Signorsì; a scrivere e a parlare.

—  E l'italiano te lo insegnano?

—  Signornò.

—  E come lo sai?

—  L'ho imparato da me.
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