Paoli, Renato. Nella colonia Eritrea

(Milano :  Treves,  1908.)

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CAPO IV.
DALUÀNSEBA AL BARCA.

I.

MEDRIZIÈN.

Un cavallino bianco tutto fuoco, nelle cui vene
forse scorreva più sangue arabo che non sangue
di Maometto nel santone di Cheren, sbuffando e
scalpitando lietamente, mi trasportava in un
leggero calesse sulla via di Cheren, verso Medri¬
zièn, alle miniere aurifere. Il cocchiere questa
volta era un somalo di supèrba bellezza; agile e
snella la persona, fermo il polso, sicuro l'occhio,
una corona regia sul tarbusch, alla cintura di
cuoio che stringeva il giubbetto di tela una ri¬
voltella e un corno da caccia. Calesse, cavallo,
cocchiere mi aveva concessi il cortese segretario
del Governatore, cav. Cavalli, perchè con tutto
comodo potessi visitare le miniere d'oro di Me¬
drizièn.

Era un'alba grigia ed opaca. Il sole navigava
tra bioccoli di nubi perlacee che si indugiavano
pigre a levante. Un fresco venticello mi sferzava
la faccia come brezza d'ottobre in Toscana;
mentre il cavallo, colla bocca schiumosa, correva
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